il sabato è un giorno meraviglioso..
dopo una settimana di lavoro è bellissimo togliere la sveglia ed alzarsi solo quando la schiena fa male per il troppo stare sdraiati...
in più oggi mi sveglio con questo stimolo ulteriore...
è il mio primo giorno da blogger...
è proprio bello, so che vi sto annoiando con questa storia della contentezza..
ma il mio obiettivo è proprio quello di farvi capire quanto significhi per me l'avere preso questa decisione..
dai...cogliamo l'occasione di questo post mattiniero per fare un po' di...come si dice...outing..
diciamocelo chiaro...non sono mai stato un adone nè uno di quei maschioni sicuri di sè che non hanno paura di nulla e di nessuno..
sono stato per diversi anni, diciamo pure fino al primo anno di università, un ragazzo molto timido ed introverso..come molti direte...beh sì, di sicuro ce ne sono stati molti come me, ma io sento di avere davvero sofferto..
ci sono stati giorni della mia vita in cui avrei voluto farla davvero finita...non ce la facevo più..sentivo di essere il fondo della società..
capivo di essere sopraffatto da chiunque e chiunque sapeva che poteva sopraffarmi...
così molte volte mi sono chiuso in camera fingendo di studiare perchè l'ultima cosa che avrei voluto era di fare capire ai miei familiari quanto male stessi..
dicevo, mi chiudevo in camera e scrivevo lettere d'addio al mondo..come se davvero fossi ad un passo da fare quel gesto contro la vita...
sono state lettere molto dure che ancora oggi solo a pensarci mi danno da riflettere ed i brividi alle volte...
tutto questo è durato fino all'età di 19 anni quando ho iniziato l'università..
beh è successo che iscrivendomi all'università sono rimasto completamente da solo perchè quei tre amici che ho erano iscritti ad altre facoltà e dunque non avrei potuto contare neanche su di loro stavolta per farmi forza...
questa secondo me è stata una di quelle cose che il destino ti manda per salvarti la vita..può sembrare stupido ma da quel momento sono diventato tutta un'altra persona ..e chi mi ha seguito negli anni in tutti i miei trascorsi non può che essere d'accordo..
lì ho dovuto cavarmela da solo...completamente da solo...ma non sto parlando di nulla che riguardi lo studio, quello non c'entra nulla, sto parlando invece di approccio con le persone, di conoscenza di sè e di autostima...
se non volevo rimanere solo avrei dovuto conoscere le persone per conto mio..farmi avanti...perchè chi sarebbe venuto da me dai..non prendiamoci in giro
rimanere soli alle volte aiuta...sì perchè ti obbliga a guardarti dentro...a capire che le certezze che prima trovavi in qualcuno che ti affiancava ora le devi trovare in te...
ora concludo dai..perchè sennò chi legge starà pensando:"bene...è il primo post effettivo e scrive sedici pagine, mi tiene qui un quarto d'ora...se ogni volta mi tocca leggermi tutta sta roba...."
quindi...siccome non voglio perdere nessuno dei miei lettori..sempre che ce ne sia qualcuno..
chiudo qui per oggi..semplicemente dicendo che nel periodo universitario ho avuto la possibilità di riflettere "a mente fredda" su tutto quello che avevo provato negli anni e tutte quelle lettere di "abbandono del mondo" ho cercato di tradurle in poesie, due in particolare, cercando di metterci dentro la rabbia che sentivo quando scrivevo le lettere..
questo blog sarà la valvola di sfogo..solo due persone sanno di quelle poesie ma ora è il momento di condividerle...tutto questo nelle prossime puntate ^_^
buona giornata,
Marco.
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