giovedì 27 settembre 2007

L'ultimo saluto

Sono passati tre giorni ed è arrivato il momento del funerale...
stamattina alle 10 c'è stata la messa d'addio....
è stata molto bella..la chiesa era pienissima..e due persone che non so chi fossero
hanno letto due lettere davvero belle..
mi hanno colpito molto...
noi amici c'eravamo tutti..a parte chi purtroppo non è potuto venire a causa di improrogabili impegni

è strano vedere come quando qualcuno muore anche il tempo sembra essere più triste..
oggi ad esempio diluviava...durante la messa non so..
ma sia quando la bara è entrata in chiesa sia quando siamo usciti tutti insieme ad accompagnarla
fino al cimitero..beh..si può dire che il cielo piangeva...e fidatevi piangeva davvero tanto...

nel fare il tragitto dalla chiesa al cimitero sono riuscito a bagnarmi i pantaloni fino al ginocchio e non sto esagerando..
addirittura, nonostante avessi l'ombrello mi pioveva in testa..in realtà mi ero anche portato dietro l'ombrellino della mutua tutto rotto, quindi un po' è stato colpa di quello...
comunque la cosa sconvolgente è che appena arrivati al cimitero..ma veramente appena vi abbiamo messo piede con la bara..
il cielo ha smesso di piovere...incredibile...

questo tacere del tempo atmosferico sembrava come se pure il cielo volesse rendere onore ad un uomo che lascia il mondo in giovane età..
prima c'era tutto il trambusto ed il rumore della pioggia quasi copriva le parole del prete che recitava le preghiere..
e poi invece, nel momento più solenne, il cielo si è fermato e ha taciuto mentre la bara veniva posizionata...

intanto Sara fissava per l'ultima volta suo padre mentre entrava nel loculo..
e poi sono state lacrime e la fila di gente che andava a fare le condoglianze..
penso non scorderò mail gli occhi di Sara mentre ci guardava ringraziandoci ad uno ad uno per esserle stati vicini e per averle dimostrato il nostro affetto...

sono cose che ti toccano...
Chiudo con questa poesia stupenda di Walt Whitman sul significato dellla vita..ve la metto in lingua originale e tradotta..questa poesia mi è stata spesso di conforto in alcuni momenti...spero vi piaccia...

O Me! o Life!

O me! O life!... of the questions of these recurring;
Of the endless trains of the faithless--of cities fill'd with the foolish;
Of myself forever reproaching myself, (for who more foolish than I, and who more faithless?)
Of eyes that vainly crave the light--of the objects mean--of the struggle ever renew'd;
Of the poor results of all--of the plodding and sordid crowds I see around me;
Of the empty and useless years of the rest--with the rest me intertwined;
The question, O me! so sad, recurring--What good amid these, O me, O life?

Answer.

That you are here--that life exists, and identity;
That the powerful play goes on, and you will contribute a verse.



Ahimè! Ah Vita!

Ahimè! Ah vita! Di queste domande che ricorrono,

degli infiniti cortei senza fede, di città piene di sciocchi,
di me stesso che sempre mi rimprovero (perché chi più sciocco di me, e chi più senza fede?)
di occhi che invano bramano la luce, di meschini scopi, della battaglia sempre rinnovata,
dei poveri risultati di tutto, della folla che vedo sordida

camminare a fatica attorno a me,
dei vuoti ed inutili anni degli altri, io con gli altri legato in tanti nodi,
a domanda, ahimè, la domanda così triste che ricorre: che cosa
c’è di buono in tutto questo, ahimè, ah vita?

Risposta:

che tu sei qui, che esiste la vita e l’individuo,
che il potente spettacolo continua, e tu puoi contribuirvi
con un tuo verso.


2 commenti:

kprinces ha detto...

eccomi di nuovo qui..
ho letto con piacere "i tuoi giorni"..
pieni di diversi sentimenti contrastanti..
ma belli.
come stai??
;)

Unknown ha detto...

Grandemarco che alla fine ci ha confessato il nome del blog! è profondo e toccante..
a presto! ILLY